La decisione di Silvio Berlusconi riguardo la cessione del Milan al consorzio cinese non può più tardare ad arrivare. I tifosi, i figli e i manager di Fininvest hanno già fatto capire a più riprese che la vendita del club è necessaria, mentre il patron rossonero vorrebbe ancora riflettere. I contatti con i rappresentanti del consorzio proseguono senza sosta anche se il grosso della trattativa è stato fatto.
Silvio Berlusconi è ancora restìo a cedere la maggioranza del club, in quanto ha il sogno di creare un Milan giovane e italiano, scrive Tuttosport, e vorrebbe provare a vincere pur mantenendo un fatturato minore rispetto a quello delle altre squadre. Ciò è nettamente in controtendenza rispetto alla storia del Milan, in quanto mancano i campioni che devono affiancare i giovani e poi perchè il Milan ha vinto in Italia, in Europa e nel Mondo affrontando qualsiasi avversario senza paura e senza badare a spese. Berlusconi sta valutando la sua posizione all’interno della nuova società: vorrebbe per se e per Adriano Galliani dei ruoli operativi. Al momento l’indecisione presidenziale blocca il Milan sia sul mercato calciatori sia su quello dell’allenatore (Emery è il sogno, ma è corteggiatissimo dal PSG; le alternative sono Pellegrini e Brocchi).
Tutto lascia intendere che la settimana decisiva sia la prossima, almeno per quanto riguarda lo scambio degli ultimi documenti. Il termine ultimo del 15 giugno verrà fatto slittare fino al 20, il giorno successivo ai ballottaggi politici. Un rinvio come quelli che caratterizzarono la trattativa con Mister Bee: i tifosi si augurano che l’esito non sia lo stesso.