In un mercato che deve ancora partire, viste le incertezze societarie e tecniche che stagnano l’attuale situazione rossonera, il Milan che ripartirà tra poco più di un mese ritroverà certamente alcuni calciatori che rientreranno dai rispettivi prestiti. Uno di questi è l’esterno offensivo spagnolo Suso che, dopo la positiva esperienza al Genoa, tornerà alla base. Il suo futuro non è ancora delineato e si deciderà nelle prossime settimane perché, se arrivassero offerte corpose, potrebbe essere anche considerata l’ipotesi di fare cassa cedendo il calciatore. Non sembra percorribile, invece, la strada che porta verso un rinnovo del prestito a favore della compagine di Presiozi. Più probabile, infatti, la strada che porta verso una permanenza in rossonero.
Il Milan di giovani che ha in mente Berlusconi e, che se dovesse restare proprietario della società. affiderà a Cristian Brocchi, dovrebbe ripartire anche dal 23enne iberico ex Liverpool. Nel modulo preferito dal Presidente e dall’ex tecnico della Primavera, il 4-3-1-2, Suso sarebbe però difficile da collocare. Non è un trequartista e non è una seconda punta. Sarebbe ottimo, invece, se Brocchi decidesse di affidarsi al 4-3-3 provato nella finale di Coppa Italia. Con quello schema lo spagnolo sarebbe perfetto sulla fascia destra dove ha dimostrato nei sei mesi al Genoa di poterci stare alla grande. Le sei reti (quasi tutte di pregevole fattura) in diciannove presenze, del resto, lo testimoniano.
Se dovesse restare al Milan, Suso potrebbe ripercorrere alla perfezione il percorso di Niang. Anche il francese, nella stagione precedente, andò al Genoa per giocare con continuità ed esplose con Gasperini, realizzando 5 reti in 14 gare disputate. Quest’anno, rinfrancato da quell’esperienza, il francese si è imposto nel Milan prima dell’infortunio. La speranza è che anche Suso possa ripetere questo exploit e diventare un calciatore importante per il Milan che verrà. L’età è quella giusta e nell’ambiente, una sua permanenza, viene già vista di buon occhio.