Il futuro del Milan è tutto da scrivere in tutti gli ambiti del club: dal punto di vista societario la trattativa con il consorzio cino-americano è in corso, mentre per ciò che riguarda l’aspetto tecnico, le decisioni sono strettamente legate all’evoluzione della compravendita. In caso di permanenza di Silvio Berlusconi al timone del Milan, la conferma di Cristian Brocchi appare scontata; se invece dovesse esserci il passaggio di proprietà allora il prescelto per la panchina rossonera sarà Unai Emery. Lo spagnolo è corteggiato anche dal Paris Saint Germain.
La scelta di Emery, scrive il Corriere dello Sport, è fra tre panchine: Siviglia, dove disputerà la Champions League entrando come vincitore dell’ultima edizione dell’Europa League, con la possibile mannaia di un mercato fatto di risparmi e caccia alle occasioni, con il rischio della cessione di qualche pezzo pregiato della rosa; il PSG, con l’obiettivo principale di alzare la coppa dalle grandi orecchie, ossessione degli sceicchi proprietari del club, con fondi praticamente illimitati per il mercato; terza opzione il Milan, dove non disputerà competizioni internazionali ma vedrebbe un’evoluzione del suo ruolo, assumendo poteri decisionali sul mercato diventando un manager come sir Alex Ferguson.
Emery potrebbe essere seguito, indipendentemente dalla sua destinazione, dal DS Monchi, colui che insieme al tecnico spagnolo, ha contribuito alla crescita del club andaluso. Il direttore vorrebbe lasciare Siviglia ed è in cerca di nuove esperienze, ha una clausola di 5 milioni di euro, ma il club non vuole lasciarlo partire. Il tecnico invece si libera da obblighi contrattuali con il pagamento di una clausola di “soli” 2 milioni. Ci sarà anche Galliani ad affiancare il tecnico nella gestione dell’area tecnica.