In un pezzo pubblicato sul suo blog, il collega de Il Sole 24 Ore, Carlo Festa, ottimo conoscitore delle vicende di Casa Milan, ha fatto il punto della situazione sulla trattativa tra Fininvest e la cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto ed interessata ad acquistare la maggioranza del club rossonero.
Secondo Festa, il piano finanziario dei cinesi sarebbe stato di recente aggiornato, inserendovi anche il progetto per il nuovo stadio. L’investimento, compiuto da un fondo di 7-8 soggetti, potrebbe superare la quota del miliardo e sarebbe così suddiviso: circa 600 milioni sarebbero utilizzati per acquistare il 70% del Milan (esclusi i debiti che verrebbero rifinanziati), altri 400 milioni come risorse per la campagna acquisti quinquennale della squadra e altri 400 milioni per i lavori di ammodernamento dello stadio Meazza in accordo con l’Inter oppure una cifra maggiore nel caso di costruzione di un nuovo impianto che verrebbe chiamato Berlusconi Stadium. I numeri sarebbero stati presentati a Fininvest dal responsabile europeo di GSP, Nicholas Gancikoff ed a giorni è attesa la risposta di Silvio Berlusconi.
Tuttavia, in conclusione, le ultime dichiarazioni dello stesso Berlusconi (“Non so se concludiamo coi cinesi“), hanno lasciato perplessi i potenziali acquirenti. Delle parole, quasi certamente frutto di pre-tattica, che però non hanno fatto di certo piacere agli schivi miliardari cinesi.