Assist di Galliani, ai microfoni di Premium con quel “vediamo”, e pronta finalizzazione di Mateo Kovacic nel post partita di Real Madrid-Atletico. Il croato ha colto la palla al balzo per aprire ad un suo possibile ritorno in Italia, vedendo di buon grado la sponda rossonera, ma solo a determinate condizioni…
La trattativa, di per sé, non è poi così complicata da intavolare ed imbastire. Tutte e tre le parti in causa sono d’accordo sul possibile passaggio del ragazzo. Il Real Madrid, racconta Tuttosport, necessita di rivalutare il cartellino dell’atleta: dopo aver sborsato 29 milioni 11 mesi fa, le esigue presenze da titolare e la previsione di un’altra stagione in panchina e tribuna farebbero completamente sgretolare l’investimento. Il Milan, dunque, avrebbe strada spianata attraverso una soluzione di prestito con eventuali riscatti da concordare, trovando in Mateo quel fosforo, quel guizzo e quella qualità di cui tanto avrebbe bisogno a costi praticamente nulli, rasenti allo zero.
Kovacic stesso non avrebbe problemi ad abbracciare il Diavolo, con buona pace dei tifosi nerazzurri, ma solo con specifici paletti. Perché un conto, scrivono i colleghi, è pensare di andare a giocare di più ed essere una potenziale stella; un altro è fare un triplo passo indietro e lasciare la squadra più famosa al mondo, campione d’Europa, e con la possibilità di competere ancora per la Champions, la Supercoppa Europea ed il Mondiale per Club, per una società che si misurerà solo in Italia. Una volta sistemati il caso allenatore (Brocchi? Giampaolo? Emery? Montella? Outsider?) e la cessione societaria, il nativo di Linz deciderà se passare in una compagine rinfrancata da nuovi proprietari e guida tecnica, oppure in una formazione di altri giovani, senza garanzie di essere competitivi fin da subito.