In attacco sarà rivoluzione, ancora una volta

bacca-luiz-adriano-milan-sassuolo-spaziomilanVan Basten,Weah, Inzaghi. Non sono solo tre grandi attaccanti del passato glorioso rossonero, ma sono anche stati i tre che hanno indossato per tanto tempo la maglia numero nove del Milan. Ora, questa maglia non riesce ad avere un padrone e, solo negli ultimi due anni, è stata indossata da tre calciatori diversi che ne hanno un po’ pagato questa maledizione. Fernando Torres, Mattia Destro e Luiz Adriano hanno avuto tutti una parentesi breve ed infelice in rossonero e non hanno lasciato traccia. Anche il brasiliano, nonostante non sia in scadenza, sembra prossimo alla cessione, cosa che in realtà era già avvenuta a gennaio, prima che un cavillo fece saltare l’affare. La maledizione del numero nove, però, è un po’ quella di tutto un reparto che viene continuamente rivoluzionato.

Anche nella prossima stagione, infatti, molto probabilmente si vedranno volti nuovi a comporre la prima linea rossonera. In questa stagione i vari Bacca, Luiz Adriano, i ritorni di Boateng, Balotelli e Niang, con l’unica eccezione del confermato Menez, avevano sostituito i vari Destro (che a sua volta era arrivato al posto di Fernando Torres), Pazzini, El Shaarawy, Suso e Cerci (rimasti solo per la prima parte di stagione). Da stagione a stagione, infatti, pare che anche ai blocchi di partenza della prossima ci saranno delle grosse novità. Al momento, infatti, appaiono scontate le partenze di Balotelli e Boateng e, assai probabili, quelle di Luiz Adriano e Menez che non dovrebbero restare a Milano.

Non appaiono nemmeno certe, inoltre, le rispettive conferme di Carlos Bacca e Niang che, se dovesse arrivare un’offerta corposa, potrebbero fare le valigie e salutare. Suso, Verdi e Matri, invece, rientreranno dai rispettivi prestiti, ma il loro futuro dovrebbe comunque essere ancora lontano da Milano. Si parla di Ibrahimovic e di Pavoletti, ma sembra alquanto scontato che si assisterà ancora ad una rivoluzione nel reparto avanzato milanista. I tifosi rossoneri sperano nei grandi colpi, ma purtroppo anche questa è una prova della mancanza assoluta di chiarezza, di lungimiranza, di un minimo progetto a lungo termine. E, di questo passo, sarà difficile riuscire a tornare competitivi.

Gestione cookie