A bocce ferme, superate beffa e delusione per la finale, è tempo di osservare ciò che di positivo ha lasciato la sfida capitale al Milan. Evitando i tanto decantati discorsi generali sulla rabbia, il cuore e la voglia dimostrata dai rossoneri, è corretto soffermarsi anche sui singoli, evidenziando due prove tanto buone quanto inattese, viste le premesse. Parliamo di Mattia De Sciglio e Riccardo Montolivo, due atleti protagonisti di prestazioni davvero sopra le righe.
Entrambi arrivavano alla finale di Roma con gli occhi di tutti addosso, subissati di critiche continue nel corso della lunga annata milanista. Nel palcoscenico più importante della stagione, il capitano ed il terzino non hanno fallito, anzi. Mattia a tratti sembrava inarrestabile sulla fascia, emblematica una sua ripartenza capace di ribaltare un’avanzata bianconera. E le voci di mercato ora si fortificano. Proprio contro la Vecchia Signore, il classe 92 ha dimostrato di essere un difensore di livello, capace di spingere e difendere senza sbavature, chiedere informazioni a Lichtsteiner praticamente annullato. Il gradimento di Allegri è noto e risaputo da tempo, sotto gli occhi del tecnico toscano ha preso forma una performance vera e degna di nota. Chissà che non possa avere sviluppi sul mercato…
Terminato il discorso De Sciglio, passiamo alla tematica Montolivo, fulcro di innumerevoli discorsi e dibattiti tra addetti ai lavori e tifosi. Finché le gambe hanno retto, prima di arrendersi ai crampi, Montolivo stava vestendo i panni di metronomo e frangiflutti, abile insieme ai compagni Poli e Kucka ad arginare la mediana dei campioni d’Italia. Una prova degna del rinnovo contrattuale, a differenza della tribolata stagione in precedenza. Fino alle 20.45 di sabato sera, Riccardo sapeva di non aver guadagnato pienamente un nuovo accordo triennale con il Diavolo: con spirito, cuore, forza e volontà ha cercato, all’ultima possibilità, di dimostrare di valere una firma per il prossimo triennio. Mattia e Riccardo, in conclusione, sono anche prepotentemente rientrati nel discorso Euro 2016, scenario non così scontato fino a qualche giorno fa.