Raiola, fortemente Raiola, prepotentemente Raiola, sempre e comunque Raiola. Nel bene e nel male, al momento delle grandi operazioni in casa rossonera c’è sempre la figura del potente operatore di mercato. Procuratore di stelle assolute e con alle spalle un parco giocatori di tutto rispetto, Mino nelle prossime settimane sarà uno snodo nevralgico per il futuro di alcuni tesori milanisti. I nomi non possono non essere Donnarumma e Bonaventura…
Volontariamente evitando la questione Balotelli, di cui tutti sapremo esito e destino tra circa un mese, l’edizione odierna del quotidiano Tuttosport si focalizza su di un possibile scenario in via Aldo Rossi: il cambio di proprietà. Nel più classico dei “what if”, i colleghi spostano la lente d’ingrandimento su di un futuribile dialogo tra il procuratore ed i nuovi ipotetici uomini al comando: Raiola, raccontano i colleghi, in assenza della figura di Galliani, potrebbe presentarsi al nuovo board con meno rispetto nei loro confronti e con richieste maggiorate, prospettando offerte irrinunciabili per i suoi assistiti da club di tutta Europa, i cosiddetti “mal di pancia”.
Il presente però è ben diverso dalle ipotesi raffigurate poc’anzi dal quotidiano, è quasi l’opposto. La situazione sportiva è guidata da Adriano Galliani, legato all’agente da uno stretto rapporto maturato negli anni. Tra i due vige grande intesa ed è proprio su queste basi che si è instaurato il rinnovo contrattuale del tesoro Donnarumma. Ancora non è arrivata l’ufficialità ma l’intesa di massima per un nuovo accordo fino al 2019, con ingaggio decisamente ritoccato, è già stata accordata. Per la felicità del presidente Berlusconi: “Gigio non si vende, sarà il portiere del Milan dei prossimi 15 anni”.