La decisione è stata solo sua, come scrive Tuttosport. Silvio Berlusconi ha dato il benservito a Sinisa Mihajlovic assumendosi tutte le responsabilità della scelta, ma il rovescio della medaglia sta tutto nella rabbia dei tifosi. Anche questa volta l’impressione è che l’allenatore abbia pagato per colpe che in fondo non sono tutte sue. Come successe con Allgri, Seedorf e Inzaghi, chi sta in panchina paga per errori che provengono dall’alto. Dovesse esserci un altro fallimento allora in molti chiederanno il conto al Presidente. In serata, sul profilo Facebook, Berlusconi ha giustificato questa scelta spiegando che il Milan deve fare di più per mantenersi in linea con il suo passato; Brocchi è stato scelto per riportare il Milan su livelli di gioco migliori anche se a fine anno saranno fatte le dovute valutazioni.
La decisione di affidare la squadra a Brocchi non è nata lunedì. Da mesi infatti, Berlusconi corteggia il tecnico della Primavera così come da mesi ha mal digerito la scelta di Sinisa Mihajlovic, al quale venne affidata la squadra in estate perché dava le garanzie di un allenatore maturo. Questa volta la mediazione di Adriano Galliani non ha sortito alcun effetto: l’AD prima della cena ha rassicurato il tecnico salvo poi comunicargli la decisione esclusivamente presidenziale di procedere con l’esonero. Avesse ancora la lucidità di un tempo, Berlusconi non farebbe fatica a capire che nonostante novanta milioni spesi in estate, il Milan non rende come dovrebbe: allora le colpe ricadrebbero anche su Adriano Galliani tanto da mettere in discussione anche la sua figura e questa cosa al momento non è nelle possibilità societarie.
Il nodo da sciogliere è quello di vedere il Milan remare nella stessa parte in tutti gli ambiti: dalla società ai giocatori. Brocchi rimane se centra gli obiettivi: compito non impossibile ma può diventare fattibile solo se i giocatori daranno l’anima per la maglia che indossano.