Brocchi è la prima modifica di Berlusconi al nuovo Milan, ma forse non l’unica e nemmeno la più importante per il futuro visto che presto, scrive il Corriere della Sera, potrebbe davvero vendere il club ad una cordata cinese, che si avvale di un advisor americano.
Trattativa concreta e avviata già da un anno con Fininvest, nel pieno dell’affare Mr. Bee (ora scomparso). All’inizio questo gruppo di imprenditori non venne presso molto in considerazione, adesso però le cose sono cambiate. E nettamente. Negli uffici della holding di famiglia e negli studi legali è in corso una valutazione tecnica molto accurata dell’offerta: la volontà è di acquistare subito una maggioranza larga, tenendo Silvio come presidente onorario, per poi arrivare nel tempo al 100% del pacchetto. Le cifre? Tra i 650 e i 700 milioni di euro, certamente inferiore ai soldi promessi da Taechaubol ma lo stesso alta ed allettante per il Cavaliere.
La scorsa settimana i rappresentati del nuovo socio protagonista sono stati a Milano: l’operazione sta proseguendo e ha le carte in regola per chiudersi nel breve-medio periodo. Si dovrebbe arrivare presto alla due diligence con un patto di esclusiva, quindi firmare un contratto preliminare per luglio e così intervenire sul mercato. Infine closing in autunno? Forse, anche se come sempre tutto dipenderà da quello che deciderà di fare Berlusconi al quale spetta la decisione finale.