Ecco le dichiarazioni finali di Mihajlovic a Sky Sport, ospite dell’ontervista di Paolo Condò.
Sulla proposta del Milan: “Se ho ripensato a quando dissi di non diventare allenatore del Milan ai tempi? Sì. La vita prima la guardavo come sottrazione, avevo bisogno del nemico. Voglio provare ora quelle esperienze che non ho vissuto: è facile essere amato e rispettato nelle squadre dove sei stato, poi uno cresce, cambia, matura“.
Sull’arrivo al Milan: “Anche quando sono arrivato al Milan ho detto che non avrei potuto trasmettere il passato Milan, perchè non ne ho fatto parte, ma posso trasmettere la paura che il Milan poteva incutere nei suoi avversari, o il timore e il rispetto che provavo io. Sto bene qui e do tutto me stesso“.
Su Berlusconi: “Mordermi la lingua dopo una battuta pensando di poterla risparmiare, visto il rapporto con Berlusconi? No… E’ il presidente più vincente della storia del calcio, da 30 anni sta là. Capisce di calcio, lo ascolto e poi certe volte magari non abbiamo le stesse idee, ma lui ha sempre rispettato il mio lavoro e le mie decisioni. Quante volte siamo andati a cena e abbiamo parlato di calcio, di vita, di politica… Io ho la possibilità di parlare con lui ogni volta che mi chiama, per me è già una vittoria quella“.