Dieci anni di carriera. Dieci anni con più bassi che alti. Come scrive Il Corriere dello Sport, Balotelli sembra aver capito che si conquistano i vertici del calcio mondiale solo con lavoro e sacrificio. Sembra, visto il curriculum del personaggio si fa bene a non stare tranquilli. Dopo il fallimentare mondiale brasiliano, Mario non si è più ripreso: una stagione anonima al Liverpool e una, quella attuale al Milan, dove SuperMario si è rivisto solo una volta, a Udine il 22 settembre, grazie ad una magia su punizione e tanto lavoro per la squadra. C’è, tuttavia, un’attenuante: Balo è rimasto ai box parecchio tempo, a causa di un’operazione per guarire dalla pubalgia. Dal suo rientro, solo due gol contro l’Alessandria nella doppia semifinale di Coppa Italia. Nelle intenzioni di Mihajlovic, Balotelli doveva essere il partner di Bacca e il jolly per puntare alla Champions: è finito nelle gerarchie dietro Niang e dietro il riabilitato Luiz Adriano.
Resta l’incognita del suo futuro: le nove partite che mancano al termine della stagione saranno decisive per capire se fosse il caso di concedere un’altra chance a Balotelli. Il Liverpool continua a non avere acquirenti per il giocatore e non vuole tenerlo nella sua rosa, per questo potrebbe rinnovare il prestito con il Milan: se i rossoneri dovessero essere d’accordo anche il nodo ingaggio, pagato da entrambe le società, verrebbe sciolto facilmente. Segnali positivi su questo fronte arrivano direttamente da Berlusconi, che ha dichiarato di poter fare uno sforzo economico per trattenere Mario, in caso di una sua maturazione dentro e fuori dal campo.
Nell’immediato futuro c’è la conquista di un posto da titolare e la voglia di ricucire il rapporto con i tifosi. La partita con l’Atalanta rappresenta un’occasione molto ghiotta. Da Milanello non si hanno notizie di balotellate e la doppietta nell’amichevole contro il Varese segnala anche un certo livello di concentrazione. Se si aggiunge il rientro di Bacca dal sudamerica solo a ridosso del match, forse si avrà l’occasione di rivedere il Mario che trascinava Inter e Manchester City.