Un ritorno al passato per provare a migliorare l’avvenire. A forza di rimescolare, siamo punto e capo e dal pentolone di Mihajlovic è pronta e rifarsi largo una delle coppie di attaccanti giudicate in estate fra le più interessanti del campionato, salvo poi non decollare mai per svariati motivi. Con la Lazio sarà di nuovo Bacca-Luiz Adriano, a due mesi di distanza dall’ultimo precedente (Roma-Milan 1-1, dove i rossoneri avevano pescato le prime energie della recente riscossa). Storia di un tandem che ha pedalato poco, non quanto era nei piani, pagando anche i cambi di modulo.
Il brasiliano non è mai riuscito ad essere imprescindibile come il compagno, oscurato da Balotelli, capace di prendersi in fretta la maglia da titolare, e poi sacrificato in nome del 4-3-3. Quindi arrivano i tormenti fisici e di mercato, che gli hanno guastato il 2016. Insomma esordio in rossonero non proprio fortunato, ma adesso si vede la luce in fondo al tunnel: il sistema di gioco riprevede da tempo il doppio centravanti e Niang, compagno “pericolosissimo”, resterà fuori fino a fine stagione. Si infilerà in questo spazio, provando a distinguersi ancora, l’unico del reparto, per spirito di sacrificio e movimenti di raccordo. Il campo ha già dimostrato che Luiz e Carlos sono diversi e compatibili, riflette La Gazzetta dello Sport: il primo preferisce la palla sui piedi, non disegna l’assist e arretra naturalmente; il secondo ama la profondità e vuole solo la via della rete, rischiando spesso l’offside. Sette le volte insieme in stagione, totale di 724’, otto i gol che in parte hanno segnato grazie alla presenza o agli assist di uno per l’altro.
Bisogna solo di interrompere il digiuno, fardello sulle spalle di entrambi: l’ex Shakhtar è a secco dal 28 novembre, l’ex Siviglia, bomber di Sinisa, da un mese pieno (4 gare). In soccorso arriva un dato positivo: quando fanno gol loro, il Diavolo non perde mai. Domenica a San Siro per confermare la regola.