Mancano gli occhiali scuri, un qualcosa da fumare in bocca e un tavolo verde. La partita di poker ha inizio. Sinisa Mihajlovic fa intravedere le sue carte al vicino di posto per indurlo a giocare come vorrebbe lui, ma al momento tutti checkano tenendo ben coperte strategie e mosse future. Il tecnico serbo qualche asso nella manica lo ha e non รจ proprio detto che debba abbandonare il gioco anzitempo.
Adriano Galliani, altro giocatore sgamato, pazienta la mano giusta per non commettere gli stessi errori giร effettuati in passato con Seedorf e Inzaghi, bruciando i due giovani allenatori troppo presto. Con Mihajlovic รจ diverso: l’attuale allenatore rossonero รจ sicuramente piรน esperto e non si lascia trascinare in un gioco che lui non vuole, anzi, ne anticipa le mosse tirando le fila, conscio che la mano buona possa essere la sua. Il buon lavoro svolto gli ha consegnato almeno un paio d’assi, nell’attesa degli altri due per far poker: quello di picche รจ lo spogliatoio, unito e raddrizzato sulle orme di un allenatore di ferro che ha mostrato di essere anche competente e capace di relazionarsi coi suoi ragazzi; e un asso di cuori (rossoneri magari), che sono i tifosi, ormai sempre piรน conquistati da questo Milan che nella sua ancora mediocre qualitร dimostra di lottare anche nelle giornate piรน nere tipo quella col Sassuolo.
Avere in pugno spogliatoio e tifo lo pone in una posizione molto buona rispetto a chi siede al tavolo da gioco con lui. Il croupier, Silvio Berlusconi, non ha ancora estratto i due assi mancanti: quello di fiori della qualificazione europea c’รจ da sudarselo sul campo; e solamente dopo che Sinisa avrร in mano tre assi su quattro, potrร arrivare l’asso piรน importante, l’asso bello, di quadri, il rinnovo. Con buona pace di tutti quegli allenatori, seduti su altre panchina ad attendere la mano buona per allenare il Milan.