Martedì sera, nell’incontro valido per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, il Milan ospita l’Alessandria di Angelo Gregucci. I piemontesi, in Lega Pro, stanno attraversando un momento tutt’altro che esaltante: nelle ultime gare, hanno infatti evidenziato un rendimento altalenante, tanto da essere reduci da un pareggio e da una sconfitta e da essere scivolati al quinto posto della classifica. Tuttavia, non avendo nulla da perdere, i grigiorossi dovrebbero venire a San Siro con grinta ed entusiasmo, fare il possibile per giocarsela fino alla fine e mettere in scena una prestazione caratterizzata da aggressività, corsa e intensità.
Punti di forza: il tridente offensivo.
Qualora il Milan sottovalutasse l’impegno e si esponesse ad azioni di rimessa, l’Alessandria potrebbe godere di spazi e occasioni in grado di riportarla in partita. Gregucci può infatti contare su un tridente composto da due esterni rapidi e resistenti, in possesso di doti da contropiedisti, propensione al dribbling e abilità nel ribaltare il fronte, e da un centravanti, Riccardo Bocalon, capace di capitalizzare al meglio le occasioni a propria disposizione e di mettere in difficoltà le retroguardie avversarie. Insomma, nel caso in cui i rossoneri non scendessero in campo con la giusta mentalità, i piemontesi potrebbero dire la loro e rendersi pericolosi.
Punti deboli: l’inesperienza di difesa e centrocampo.
I grigiorossi, in mediana e in difesa, possono essere superati senza problemi. Il centrocampo, nonostante possa tenere ritmi alti per ampi tratti di gara, presenta lacune sotto l’aspetto tecnico, tattico e della comprensione dello sviluppo delle azioni: sul lungo andare, potrebbe perdere lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, concedere varchi tra le linee e non proteggere a dovere una difesa fragile e perforabile. Proprio così. Il pacchetto arretrato piemontese palesa pecche sotto molti aspetti. Gli esterni faticano in entrambe le fasi e potrebbero essere superati con facilità, mentre i centrali potrebbero spesso commettere errori di posizionamento. Che dire, con la giusta concentrazione, il Milan può vincere la sfida senza difficoltà.
Giocatore chiave: Riccardo Bocalon.
Prima punta rapace, che annovera nel proprio repertorio il senso del gol, Bocalon potrebbe rappresentare una tra le poche ancore di salvezza a disposizione di Gregucci. In ogni caso, il livello della sua prestazione dovrebbe dipendere dal rendimento della coppia centrale rossonera.