L’infortunio di M’Baye Niang, che dovrebbe rimanere ai box fino al termine della stagione in corso, non può che fare modificare l’undici di partenza rossonero. La punta originaria di Meulan era infatti diventata una pedina fondamentale dello scacchiere tecnico-tattico di Sinisa Mihajlovic, che è ora chiamato a trovare un nuovo partner d’attacco per Carlos Bacca. A oggi, l’indiziato numero uno ad affiancare con regolarità il numero settanta rossonero dovrebbe essere Jeremy Menez, che, da qualche settimana, è tornato a disposizione del tecnico serbo, ottenendo anche qualche gettone di presenza. Bene, qualora ritrovasse la forma migliore, l’ex trequartista del Paris Saint Germain potrebbe tornare utile alla causa del Diavolo, dal momento che saprebbe garantire estro, qualità tecniche, fantasia, personalità e inventiva e sarebbe in grado di mettere Bacca nelle condizioni di esprimersi al meglio.
Tuttavia, prima di guadagnarsi una maglia da titolare, Jeremy è chiamato a trovare uno stato di forma ottimale e a convincere Mihajlovic. Quest’ultimo, nel corso della conferenza stampa odierna, ha infatti sottolineato di aspettarsi molto da Menez che, dal canto suo, dovrà essere bravo a farsi trovare pronto e a sfruttare al meglio le occasioni a propria disposizione. Discorso simile vale per quel Balotelli che, da quando ha smaltito l’infortunio, ha sempre offerto prestazioni al di sotto delle aspettative. Già, a mezzo stampa, l’allenatore rossonero si è detto disposto a concedere altre chances a Mario che, però, ha l’obbligo di maturare, cambiare registro e rimettere in circolo le sue doti migliori. Ma non finisce qui. Nella corsa a una maglia da titolare, potrebbero rientrare anche Kevin Prince Boateng e Luiz Adriano. Il primo, malgrado sia andato a segno contro la Fiorentina e si sia sempre dimostrato volitivo, è spesso risultato lento e lontano dalla forma migliore: può tornare utile, nelle vesti di trequartista e seconda punta, ma è chiamato a tornare in condizione.
Diverso, invece, è il discorso riguardante Luiz Adriano che, da quando non è riuscito ad accordarsi con il Beijing Guoan, ha visto il terreno di gioco in una sola occasione, disputando una prova a dir poco opaca. Ciononostante, nel caso in cui si riprendesse sotto l’aspetto psicologico e continuasse a mettere al servizio del gruppo e del mister quell’impegno e quella professionalità evidenziati nella prima parte della stagione, il centravanti brasiliano potrebbe essere riproposto e potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Riuscirà la punta verdeoro a convincere Mihajlovic e a tornare sui suoi standard, magari migliorando la precisione sotto porta? Al terreno di gioco, e al tempo, la sentenza.