Una vittoria per continuare a coltivare il sogno Champions, tre punti d’oro in attesa della sfida di questa sera tra Fiorentina e Inter che riguarda da vicinissimo anche i rossoneri. Continua il girone delle vendette, vendicata la brutta sconfitta dell’andata, il Genoa è stato liquidato e ora sono quattordici i punti conquistati in sei giornate del girone di ritorno. Quello che più balza all’occhio è che il Milan ormai ha trovato la sua identità e sotto un certo livello di prestazione ormai non scende più: equilibrio tra i reparti, consapevolezza nelle proprie potenzialità, idee di gioco, semplici ma efficaci e una condizione fisica straripante.
L’unica nota negativa è stata la sofferenza nel finale, dopo il gol dell’ex Cerci, che poteva costare molto caro, ma la prova della squadra e la vittoria sono assolutamente incontestabili: finalmente il Milan ha trovato i tre punti contro una squadra dietro in classifica, chiusa e che si è difesa con dieci uomini dietro la linea della palla. La banda di Mihajlovic ha invece sbloccato subito la gara col solito Bacca, ha controllato il vantaggio e poi ha piazzato la zampata vincente con il guizzo da lontano di Honda.
Gli artefici del cambiamento milanista sono identificabili in due giocatori che fino a un paio di mesi fa venivano etichettati come capri espiatori delle difficoltà della squadra: Montolivo e Honda. Il capitano e il giapponese hanno trasformato i fischi in applausi grazie all’impegno e al lavoro e stanno trascinando i compagni con prestazioni maiuscole. Il pareggio interno con l’Udinese, alla luce della partita di oggi, è classificabile solamente come un incidente di percorso, pesantissimo, ma che non ha ridimensionato l’obiettivo.
Ora la testa è già al San Paolo, una trasferta al limite del proibitivo, i pronostici sono tutti per Higuain e compagni ma battere questo Diavolo non sarà facile per nessuno: difficile, raggiungerlo sarebbe un’impresa ma per il terzo posto il Milan c’è e ci sarà fino alla fine.