Il cammino trionfale delle ultime settimane del Milan ha nascosto quelli sono alcuni dei problemi rossoneri. Uno di questi, se tale si può considerare, è rappresentato da Bertolacci. Il centrocampista ha perso il posto da titolare, sostituito dallo strapotere fisico di Kucka, uno degli uomini migliori di questo periodo e simbolo della rinascita rossonera.
L’investimento da 2o milioni pesa nel giudizio della critica e in piccola parte anche nella testa dell’ex Genoa, che si sente quasi costretto a valere quella cifra e a dover fare sempre e comunque la differenza. La verità però sta nel mezzo e sta nel fatto che fino ad ora il contributo dato dal centrocampista alla squadra non è stato molto, non è stato all’altezza di quello che ci si aspettava e sicuramente è stato inferiore rispetto a quel gran giocatore ammirato l’anno scorso a Marassi, sponda rossoblu.
Schiacciato all’inizio dalla ricerca della posizione ideale, mezz’ala o vertice basso, e da una serie di infortuni non di poco conto che gli hanno fatto saltare troppe partite, poi Bertolacci non è quasi mai riuscito a inserirsi nei meccanismi del Diavolo. Un solo gol fino ad ora e poche giocate di qualità. Ma nulla è assolutamente perduto, anzi, tra le riserve il 91 appare l’unico inseribile in questo 4-4-2, appare l’unico che potrebbe sostituire senza grossi traumi gli attuali titolari. Avere in panchina un elemento del genere farebbe comodo a tutti, per qualità e voglia di arrivare è da considerarsi assolutamente un titolare, ha la piena fiducia di Mihajlovic e della società: deve crescere mentalmente e capire che può davvero essere utile a questo gruppo. Non c’è più tempo per attendere, il Milan per inseguire il sogno europeo ha bisogno di scoprire l’enorme talento di Andrea.