“Credo che dobbiamo essere onesti con i nostri tifosi. Il nostro obiettivo quest’anno è l’Europa League, dal prossimo tornerà ad essere la Champions”. I giornalisti presenti questa sera a San Siro per assistere alla conferenza stampa del “Derby per la Pace” non avranno creduto alle loro orecchie, così come non avranno creduto ai loro occhi i tifosi del Milan nel momento in cui le hanno lette, quando hanno udito queste parole proferite da Barbara Berlusconi. Si può dire che per la prima da tantissimo tempo a questa parte, uno dei massimi dirigenti del club rossonero abbia abbattuto quel tabù con il quale, dalle parti di Via Turati prima e Via Aldo Rossi poi, si tende(va) a difendere a tutti i costi gli obiettivi stagionali sbandierati ad inizio anno spesso sopravvalutando le reali capacità della rosa.
Sono frasi tanto veritiere quanto non scontate quelle dell’ad con delega all’area marketing, perchè arrivano in un periodo nel quale altri dirigenti del Milan continuano a proclamarsi certi che Mihajlovic ed i suoi ragazzi debbano, avendone i mezzi (?), lottare per il terzo posto, nonostante la classifica, e la rosa a disposizione del tecnico serbo, stiano dimostrando l’esatto contrario.
I tifosi di ciò ne sono stati convinti sin da subito, e lo abbiamo potuto tastare tante volte noi stessi, ma in società non si erano mai “rassegnati” a declassare la stagione del Milan e ad abbandonare i pindarici voli verso il ritorno nell'”Europa che conta”. Chissà come quella stessa società, sempre pronta a spingersi oltre l’asticella dell’ovvia constatazione, ha preso atto delle parole dell'”ultima arrivata”. Probabilmente Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani non saranno contenti, e di certo queste parole non cambiano l’umore dei tifosi sempre più delusi delle ultime annate, ma quanto meno Lady B ha avuto il merito di dire finalmente le cose come stanno, mettendo sul piatto quell’onesta che i supporters del Diavolo vanno invocando da almeno cinque anni e che non può che fare bene ad un ambiente chiamato a risollevarsi da stagioni a dir poco fallimentari.