ProvincialMilan e grande l’Empoli. E non si può recriminare molto

Altro giro, altro spreco. Il Milan torna a pareggiare e il campionato non decolla: quello di Empoli è ancora un esame di maturità fallito, così le ambizioni europee rimangono tali. Il quinto posto si allontana, figuriamoci il terzo ammette La Gazzetta dello Sport. Diavolo due volte in vantaggio e due volte raggiunto, il merito è dell’avversario.

Qual era la “grande” in campo? Evidentemente non i rossoneri, non più. La squadra di Giampaolo ha fatto meglio, con personalità e coraggio, creando e gestendo. Non si può nemmeno recriminare molto, a parte un fallo di mano in area di Maiello che poteva essere sanzionato con il rigore, perché per il resto i toscani corrono e sono organizzati, tanto che ci mettono poco a raggiungere il pareggio e nel finale vanno vicini anche alla vittoria. La formazione di Mihajlovic è poca cosa, disarmata e colpevole di aver sprecato malamente la svolta. Conferme? L’opposto, i soliti problemi e l’ennesimo risultato negativo. La scelta di gioco è stata discutibile secondo la Rosea, ovvero difendere in massa dietro la linea della palla lasciando il comando delle operazioni ai biancoblu.

Il Milan è stato provinciale in provincia, poco concreto e sonnecchiante, aggrappato ai singoli e questa volta deluso visto che nessuno ha fatto la differenza. Nonostante un Bacca sempre più decisivo, ma lasciato solo.

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