Diciotto gare, più di 1600 minuti. Il Milan ha tutto questo tempo, di fatto un girone intero, per provare una rimonta in campionato dal sapore d’Europa. Il Diavolo sa come si fa, perché l’ha già fatto nel 2013 quando la squadra di Allegri, con un punto in meno rispetto alla classifica attuale di Mihajlovic, riuscì a conquistare il terzo posto allo scadere della stagione.
Allora, comunque, non c’erano così tante avversarie forti, spesso superiori. In ogni caso c’è bisogno solo di vincere, e tanto, proseguendo a farlo stasera (20.45) ad Empoli: servirà, spiega La Gazzetta dello Sport, una prestazione di continuità e affidabilità. Il girone di ritorno è iniziato nel migliore dei modi, battendo per la prima volta una big, la Fiorentina, e mettendola alle corde nel migliore dei modi: aspettando, chiudendo e ripartendo sempre in maniera pericolosa. Difficile ipotizzare lo stesso canovaccio tattico con l’altra toscana, comunque capace di saper palleggiare e far girare la testa alle difese; tanto da imporre due pareggi, l’anno scorso, proprio ai rossoneri.
Sinisa può godere di numerose frecce nel suo arco, una sorta di abbondanza fortunata e offensiva: Bacca è il leader assoluto, Niang il partner giusto per il colombiano, Luiz Adriano la solita risorsa e Balotelli l’arma in più a sorpresa. Con un reparto così sembra quasi difficile fallire l’operazione recupero.