La bella vittoria contro la Fiorentina, ha ridato entusiasmo a tutta la banda rossonera, che ha fornito una grande prestazione, la migliore stagionale per intensità, gioco e fame, anche in relazione all’avversario. I tre punti non erano scontati, anzi, alla vigilia la favorita aveva sicuramente la maglia viola. Una vittoria arrivata grazie ai guizi di Bacca e Boateng ma anche, e soprattutto, per una prova difensiva sontuosa.
Due i dati numerici che spiccano: è la prima gara del 2016 in cui il Milan non prende gol (la quarta in totale in campionato) e soprattutto è stata la prima volta in stagione che gli uomini di Paulo Sousa non hanno trafitto il portiere avversario. Un dettaglio da non trascurare, l’attacco toscano è tra i più prolifici e più belli da ammirare dell’intera Serie A ma a San Siro è stato praticamente annullato, se si esclude l’occasione di Brnardeschi nel primo tempo e un paio di uscite ‘avventurose’ di Donnarumma. Molto del merito è della linea difensiva del Diavolo che ha chiuso i corridoi di passaggio centrali e ha stoppato quasi tutte le iniziative della fascia. Molto bene i due esterni, capaci di diagonali decisive, benissimo i due centrali. Alex e Romagnoli sono ormai la coppia titolare di questo Milan e il loro affiatamento cresce di gara in gara. Insieme si completano e sono molto più solidi: il 13 milanista fa dell’anticipo e della lettura anticipata delle azioni la sua arma migliore e con l’esperienza del brasiliano a fianco si sente molto più sicuro anche per tentare la giocata. Per lui è stata anche una piccola rivincita dopo l’esordio al Franchi alla prima giornata con il rigore procurato e una prova incolore. Sembrano passati decenni da quella sfida, l’ex Samp è cresciuto, è diventato leader insostituibile e ha trovato con Alex l’amalgama perfetta. Già, proprio Alex che può considerarsi a tutti gli effetti la grande sorpresa della stagione. Partito come riserva e finito nell’elenco degli esuberi in scadenza di contratto, ha convinto Mihajlovic a puntare su di lui dopo i fallimenti di Ely e Zapata. Adesso rinunciare alla sua attenzione e alla sua fisicità appare molto complicato, Mihajlovic lo sa e davanti al baby portiere continuerà a puntare ancora a questa coppia.
Una prova che fa sorridere e ben sperare per il proseguo della stagione, i centrali stanno bene e sono affidabili. Con Ely infortunato si pensa a Ranocchia che però non scalda gli animi dei tifosi e non arriverebbe neanche a condizioni economiche così vantaggiose. Nel’attesa di capire se l’ex capitano dell’Inter attraverserà il Naviglio, San Siro si gode il giovane predestinato e l’esperto baluardo, due muri difficili da abbattere.