Il Milan raggiunge la semifinale di Coppa Italia, supera l’esame Carpi, una sfida sulla carta abbastanza facile e comoda ma per nulla scontata vista la vigilia da dentro o fuori di Mihajlovic e visto il pareggio in campionato contro gli uomini di Castori.
A differenza delle ultime uscite i rossoneri hanno giocato un primo tempo di livello, mettendo subito la gara sui propri binari con la rabona di Bacca e blindandola con al rete di Niang. Nella ripresa però che si sono rivisti gli errori difensivi e d’intensità a cui ormai i tifosi sono abituati. Abbiati nel secondo tempo non ha corso grandissimi pericoli ma è la gestione del vantaggio che ancora manca e poi quel gol preso su un calcio d’angolo a favore che non è accettabile per una squadra che punta a tornare al top. Insomma il Milan ha raggiunto l’obiettivo ma è ancora convalescente e non è completamente guarito. Pochi entusiasmi, soddisfazione per il passaggio del turno ma con la consapevolezza che non è stata un’impresa da registrare.
In Coppa Italia la situazione è più che positiva, la strada per la finale è ampiamente alla portata del Milan che lunedì saprà se dovrà affrontare Lo Spezia o l’Alessandria. Non bisogna sottovalutare le due sorprese della manifestazione che hanno eliminato squadre di Serie A come palermo, Genoa e Roma ma la squadra ha il dovere di essere all’Olimpico a maggio. Questa vittoria deve essere un viatico per ripartire anche in campionato che non va trascurato anche se ormai, vista la classifica e l’andamento avuto fino a questo momento, è molto compromesso. Il tecnico serbo ha salvato la panchina ma non l’ha blindata, è ancora un precario e domenica sera l’esame da superare è di quelli tosti, di quelli da evidenziare con la matita rossa, anzi viola. Fallire l’ennesimo scontro con una big potrebbe portare all’ennesima e tanto chiacchierata, rivoluzione in panchina.