Dalla Roma al Carpi. Cambia la posta in palio, cambia la competizione, ma non cambia l’importanza della gara soprattutto per Sinisa Mihajlovic. E così, dopo il sospiro di sollievo tirato al termine del match dell’Olimpico, con un secondo tempo di grinta e carattere, il tecnico serbo si ritrova ancora una volta a fare i conti con i fantasmi e le voci di un possibile esonero. Ogni partita può essere l’ultima, ogni passo falso può rivelarsi fatale, ma, in questo senso, un’eventuale caduta contro i romagnoli rappresenterebbe senza ombra di dubbio un punto di non ritorno.
Con il Milan che continua a balbettare e ad essere ben lontano dalle posizioni che contano in campionato, infatti, la partita di mercoledì, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, assume dei contorni importantissimi per la stagione. Una mancata qualificazione, infatti, sarebbe un fallimento, un vero e proprio dramma sportivo che impedirebbe ai rossoneri di sognare l’ultimo ed unico obiettivo stagionale raggiungibile, quella finale che il sorteggio e gli incroci del tabellone hanno reso ormai quasi un obbligo. Inutile dire, inoltre, che per Mihajlovic, quasi al 100%, rappresenterebbe l’ultima gara sulla panchina rossonera.
Nonostante in molti considerano inutile l’allontanamento anticipato dell’attuale allenatore rossonero, una clamorosa eliminazione per mano del Carpi darebbe un alibi in più alla dirigenza per giustificare l’esonero. D’altronde anche oggi, come da tempo ormai, sono circolate voci su presunti contatti con eventuali successori di Mihajlovic. Si è parlato di un possibile incontro all’ora di pranzo tra Silvio Berlusconi e Marcello Lippi, notizia poi smentita da Milan Channel. La cosa certa però resta la posizione in bilico dell’ex tecnico di Sampdoria e Fiorentina, posizione su cui mercoledì sera si potrebbe avere una risposta in più.