Fin qui Bacca ha segnato 8 gol in campionato (9 con la Coppa Italia), Bonaventura 4 ma dalla sua ci sono anche sei assist. Il primo la scorsa estate è costato 30 milioni di euro, il valore della clausola rescissoria, il secondo è costato meno di 10 (sette per la precisione) ad agosto 2014. Entrambi a segno nell’+ltima partita dell’anno a Frosinone in campionato, sono da considerare i principali trascinatori del Milan di Mihajlovic.
Soprattutto esempi da seguire in chiave mercato. Già da gennaio i rossoneri dovranno necessariamente rinforzarsi facendo investimenti forti e precisi se nella seconda metà di stagione vorranno almeno provare a lottare per conquistare la qualificazione alla prossima Champions. Non c’è via di scampo: per competere a grandi livelli servono tanti soldi, anche nella finestra invernale. Il precedente da seguire è quello di Balotelli, arrivato a Milanello ad un prezzo costoso e determinante da gennaio a maggio di quella Serie A(c’era Allegri in panchina) per il raggiungimento del terzo posto finale. I casi da non ripetere, al contrario, sono i più recenti: Essien, Bocchetti, Suso, Destro e pure Honda, ricorda Tuttosport, parametri zero che al posto di “riparare” hanno aumentato i problemi.
All’orizzonte non ci sono grosse speranze, si prevede una sessione low-cost fatto di operazioni al risparmio. Ma sono gli acquisti di Bacca e Bonaventura quelli giusti, la retta via per rimettere piede in Europa. Operazione qualità.