Un calcio alle critiche e un mattone fondamentale verso l’ambita finale di Roma. Carlos Bacca, dopo settimane di giudizi tanto negativi quanto ingenerosi, è tornato a fare il bomber: il colombiano ha rotto il digiuno con il Verona (pur senza riuscire a regalare tre punti al Milan) e ha “spaccato” l’ottavo di finale di Coppa Italia, castigando la Sampdoria con un gol e un assist. El Peluca torna a brillare e i rossoneri trovano una vittoria fondamentale per il passaggio del turno e per il prosieguo del cammino in coppa: non un caso, così come non lo è nemmeno il ritorno alla vittoria con il tandem formato dal “70” e da Niang. La coppia ritrovata, già devastante in campionato proprio con la Samp, è stata la chiave del successo genovese del Diavolo, sempre solido in fase difensiva ma ancora poco brillante nel gioco e nella proposizione in fase di possesso.
Bacca e Niang, d’altronde, sono stati i mattatori della serata del “Marassi”. In una gara tecnicamente non eccelsa, con un gioco tutt’altro che scintillante e trame poco ficcanti, a risolvere i problemi di Mihajlovic sono state le sue due fenomenali punte centrali: le reti sono state sostanzialmente frutto di due colpi dell’ex Siviglia e del transalpino. Aver ritrovato incisività sotto porta e aver sbloccato la gara ha permesso al Milan e ai suoi due punteros di affrontare gli uomini di Montella a campo aperto: la situazione tattica ideale per due velocisti come loro, bravi anche a masticare filo spinato nei rari momenti di sofferenza della squadra. Niang, in particolare, è stato utilissimo in fase di ripiegamento a sostenere i quattro di centrocampo, mentre Bacca si è confermato strepitoso killer d’area di rigore: un “mostro” da 8 gol a fronte di 13 tiri in porta. Uno score decisamente niente male, da sbattere in faccia ai molti detrattori.
Riecco dunque in pompa magna la coppia Bacca-Niang, pronta a riprendersi la scena già domenica sul campo del Frosinone. Al “Matusa”, un’altra gara cruciale per il Milan e per Mihajlovic, dovrebbe toccare nuovamente a loro. Se l’intesa tra i due è in costante crescita, le caratteristiche tecniche del colombiano e dell’ex Genoa si sposano bene tra loro e con le esigenze della squadra, bisognosa come l’aria di punti scaccia crisi e di uomini di personalità e carattere. E il tandem franco-colombiano, pur senza il supporto e l’assistenza dei compagni, ha mostrato di saper fare ottime cose. Luiz Adriano scalpita in panchina e potrà essere utile a gara in corso, con il suo innato senso del gol e con le sue abilità realizzative nei 16 metri: il brasiliano sarà l’asso nella mano del tecnico. Perché Miha, a meno di infortuni e acciacchi, prima di rompere il duo Bacca-Niang ci penserà più di una volta.