Domenica sera, al Braglia di Modena, il Milan scenderà in campo contro il Carpi di Fabrizio Castori. I biancorossi sono una compagine grintosa, compatta e generosa che, pur disponendo di mezzi tecnici scadenti e faticando in merito alla comprensione dello sviluppo delle azioni, potrebbe disputare una prova di alto livello e mettere in difficoltà gli uomini di Mihajlovic. In campo con un 4-4-1-1 di stampo difensivo, gli emiliani cercheranno di metterla sull’intensità e sulla corsa, si chiuderanno il più possibile, proveranno a proporre un catenaccio convinto, a bloccare le fasce, a tappare tutte le falle della mediana, a fare densità e a ripartire al meglio.
Già, salvo colpi di scena, gli uomini di Castori tenteranno di svolgere al meglio la fase di copertura, di non concedere palle gol e, una volta recuperata la sfera, di mettere in scena efficaci azioni di rimessa. E’ questo, per i carpigiani, l’unico modo per mettere in difficoltà il Milan. Una tattica, quest’ultima, che potrebbe funzionare qualora i rossoneri sottovalutassero l’impegno, si riversassero in avanti senza criterio e senza incisività e presentassero una fase di non possesso inadeguata.
Tuttavia, per lo meno sulla carta, il Carpi è un avversario battibile con facilità. Sul lungo andare, infatti, i mediani biancorossi potrebbero palesare gravi problemi in merito al senso del gioco e al mantenimento di un’ottimale condizione fisica, perdere lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, non interdire con regolarità, non riuscire a proteggere a dovere una retroguardia non sempre impeccabile e concedere spazi tra le linee e sulle corsie laterali.
Ecco allora che il Milan, se scendesse in campo con la giusta concentrazione e con equilibrio, potrebbe dominare in lungo e in largo, disporre di numerose palle gol e uscire dal Braglia con i tre punti. L’importante è che Mihajlovic ripresenti il 4-4-2 di sabato scorso e metta i rossoneri nelle condizioni di fare filtro, svolgere con cognizione di causa la fase difensiva, non subire occasioni e ribaltamenti di fronte e imporsi nei momenti decisivi dell’incontro.