Il 4-4-2 veste Kucka, la sua corsa rende in situazione di pressione

Finalmente la prova soddisfa tutti. Il Milan ha convinto stracciando una Sampdoria disorganizzata e ancora in balia del rinnovamento targato Montella. La chiave tattica che ha permesso ai  rossoneri di frantumare le poche certezze dell’undici ligure, oltre all’incensatissima prova di Niang, sono state sicuramente la compattezza e la coordinazione nel pressing alto, stile di gioco raramente visto in tinte rossonero, ma sul quale Mihajlovic sta lavorando e i frutti sabato sera si sono visti.

Ad aumentare il suo raggio d’azione e a migliorare sensibilmente anche la sua prova ci ha pensato Juraj Kucka. Lo slovacco all’interno del 4-4-2 si ritrova libero da compiti di scivolamento sull’esterno a coprire le avanzate avversarie e quindi agendo centralmente gli è concessa libera uscita in pressione sui vari Fernando, Barreto e Ivan senza dare mai il tempo di pensare alla giocata e spezzando sul nascere i rifornimenti ad Eder, Muriel e Soriano. Il giallo e un cospicuo numero di falli sono un prezzo nemmeno tanto alto da pagare per un giocatore con queste caratteristiche in un sistema di gioco votato al pressing, infatti, la prestazione di Kuco può essere valutata positivamente anche per l’intelligenza di commettere il fallo al fine di far ripiegare la squadra.

La critica alla poca cattiveria mostrata nei match con Juventus e Atalanta sembra un lontano ricordo, spazzato via dalla convincente prova fornita a San Siro coi blucerchiati. E probabilmente le motivazioni della scelta di giocarsela con un centrocampo aggressivo risiedono proprio in un cambiamento di mentalità più votato all’aggredire l’avversario, leggermente diverso dal concetto di possesso palla sempre insito nel DNA rossonero. Ora che Berlusconi è accontentato sul cambiamento di carattere, sarà d’accordo con uno stile diverso da quello imposto per più di vent’anni?

Gestione cookie