Juve banco di prova, il Milan si affida ai suoi uomini chiave

Il big match dello Juventus Stadium contro i Campioni d’Italia allenati dall’ex Massimiliano Allegri sarà un crocevia fondamentale per la stagione del Milan e ci farà capire meglio quali potranno essere le reali ambizioni stagionali dei rossoneri da qui al termine della stagione. Una partita fondamentale, quindi, che potrà dare mille risposte, sia per quel che riguarda la squadra che per quel che riguarda alcuni singoli, ritenuti importantissimi all’interno dello scacchiere tattico di Sinisa Mihajlovic. Una prova di maturità è quella che servirà per uscire per la prima volta imbattuti dalla casa della “Vecchia Signora” (dopo quattro sconfitte su quattro), stessa prova che si chiede ad alcune pedine che potrebbero trarre beneficio da un’eventuale prestazione positiva.

Stiamo parlando di quella che può essere considerata a tutti gli effetti la spina dorsale, tutta nostrana, di questo Milan. Gli italianissimi Donnarumma, Romagnoli, Montolivo e Bonaventura, infatti, rappresentano a tutti gli effetti gli uomini chiave reparto per reparto che condizionano, in un modo o nell’altro, il risultato della squadra. Partendo dal baby portierone che, tra alcune indecisioni e qualche miracolo, si è ormai preso la porta rossonera e potrebbe assumere maggior consapevolezza dei propri mezzi se dovesse rispondere presente anche sotto i colpi dei vari Pogba, Morata e Dybala. Ha qualche anno in più e più partite alle sue spalle, invece, Alessio Romagnoli.

Il centrale dell’Under 21 azzurra ha cominciato ad inanellare buone prestazioni dopo i balbettii iniziali. Forse, però, manca ancora l’acuto in una partita importante e niente come la Juventus potrebbe consacrarlo definitivamente a leader difensivo del Diavolo. Di certo non è più un ragazzino, invece, Riccardo Montolivo. Anche per il capitano rossonero, però, la sfida ai bianconeri ha un’importanza capitale. La stagione ha preso una piega positiva dopo le mille critiche ricevute negli ultimi due anni, ma l’ex Fiorentina deve dimostrarlo anche in match in cui la posta in palio vale doppio e la palla tra i piedi potrebbe bruciare un po’ di più. Giacomo Bonaventura, infine, non ha più bisogno di elogi e conferme, ma sa che molto lì davanti dipende dalla sua vena e dovrà continuare ad essere l’uomo in più di questo Milan.

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