Tra alti e bassi, vittorie e pareggi dal sapore di sconfitte ed una posizione di classifica che ha bisogno di un’ulteriore salto di qualità, Mihajlovic ha cominciato a dare la sua prima impronta al Milan. I sette/otto italiani che si sono visti nella formazione titolare delle ultime uscite e la giovane età di molti di loro sono delle impronte targate Sinisa. La difesa, soprattutto, è stata di colpo ringiovanita e, dopo l’inserimento in pianta stabile del classe ’95 Alessio Romagnoli al centro, c’è stata la coraggiosa, ma fin qui efficace, mossa dell’inserimento di Gigi Donnarumma, classe ’99, in porta. A destra, nella maggior parte dei casi, gioca il classe ’92 Mattia De Sciglio, ma si è fatto anche affidamento sul ’96 Davide Calabria.
Dopo essere entrato (bene) nei primi minuti della gara casalinga contro il Palermo, il giovane terzino rossonero ha giocato da titolare contro Udinese e Genoa. Nella gara del Friuli aveva disputato un buon primo tempo, macchiato però da un cartellino giallo che gli è costato la sostituzione alla fine della prima frazione. A Genova, invece, ha giocato tutta la partita, ma è stato coinvolto nella debacle di tutta la squadra. Da lì in poi, con il rientro in pianta stabile di Luca Antonelli a sinistra, gli sono sempre stati preferiti Ignazio Abate e De Sciglio. Calabria si è rivisto contro l’Atalanta, nel secondo tempo, quando ha sostituito proprio De Sciglio. Alejandro Gomez è stato un brutto cliente anche per lui ed il ragazzino è apparso un po’ troppo spaesato in una serata comunque difficile per tutta la squadra.
Ora, però, con Abate vittima dell’ennesimo guaio muscolare e De Sciglio mai del tutto convincente, potrebbe anche essere arrivato il suo momento. Lui le sue potenzialità le ha fatte intravedere. Buona personalità, ottima gamba, discreta fase difensiva, ovviamente ancora da migliorare con il tempo, ed un bel piedino che sa anche mettere dei bei palloni in mezzo. Il suo biglietto da visita è stato questo e, se Donnarumma a soli 16 anni ha (per ora) soffiato il posto ad uno come Diego Lopez, non si capisce perché il buon Calabria non possa essere rischiato al posto di questo De Sciglio che, nonostante le tante opportunità, continua a deludere e a non convincere proprio nessuno, vittima com’è di una fase involutiva che ormai dura da più di due anni.