Andrea Bertolacci è stato sicuramente l’acquisto più chiacchierato dell’ultimo mercato rossonero. Per molti sono stati eccessivi i 20 milioni versati alla Roma e dopo le prime deludenti prestazioni era aumentato lo scetticismo.
Ieri pomeriggio c’è stata l’investitura del presidente Berlusconi che ha parlato pubblicamente del centrocampista: “Migliorato molto, gli ho parlato e da domenica scorsa ha fatto passi in avanti. Anche quelli del Genoa mi raccontavano che entrava in condizione ad ottobre: il mese ormai è finito, adesso deve imporsi”. Un pensiero netto e deciso che rispecchia quello della maggior parte dei tifosi rossoneri. La fiducia c’è però adesso è il momento di cambiare passo, di svoltare e di diventare decisivo. E’ il momento per una giocata importante, per un assist, per un gol. Insomma, il tempo dell’ambientamento è terminato, gli alibi sono esauriti, adesso Bertolacci deve prendersi sulle spalle il centrocampo rossonero e tornare a essere lo splendido talento che l’anno scorso ha fatto impazzire i tifosi del Grifone.
Nelle ultime tre giornate, il numero 91 è cresciuto molto di condizione, sia nelle due gare dall’inizio contro Torino e Chievo sia nello scampolo finale contro il Sassuolo. Tre prestazioni convincenti, coincise guarda caso con il ritorno alla vittoria e con una compattezza di squadra maggiore. Contro la Lazio, nel suo personalissimo derby, partirà ancora dall’inizio, nel centrocampo a tre accanto Montolivo e Kucka, in una posizione congeniale ma non totalmente adatta a lui, che potrebbe esaltarsi ancora di più nel 4-4-2 che ha in testa Mihajlovic. Mezz’ala o nei due in mezzo poco cambia, la qualità deve passare dai suoi piedi: il vero Bertolacci per far volare il Milan in casa dei biancocelesti, finora imbattibili all’Olimpico.