Dopo le due sconfitte consecutive contro Genoa e Napoli, il Milan non può permettersi di perdere ancora. Lo sa Sinisa Mihajlovic e lo sanno soprattutto i giocatori che si spera facciano di tutto per evitare di replicare la figuraccia rimediata a San Siro contro i partenopei. Subire un netto 4-0 senza diritto di replica, preoccupa e non poco la società di Via Aldo Rossi che nelle ultime settimane ha scelto di stare molto vicina alla squadra. Dopo la sosta a causa degli impegni delle nazionali in vista degli Europei del 2016, il Diavolo si troverà contrapposto al Torino all’Olimpico. Sarà un impegno molto difficile per i rossoneri che finora in trasferta non hanno certo brillato.
In quattro partite giocate lontano da San Siro, il Milan è riuscito ad ottenere solo un successo. Al Friuli contro l’Udinese alla quinta giornata: una vittoria costruita durante la prima frazione di gioco e in pericolo durante i quarantacinque minuti successivi nonostante i bianconeri non stiano vivendo un periodo felice. I rossoneri hanno invece perso contro la Fiorentina al Franchi in occasione della prima giornata di Campionato, il derby contro l’Inter alla terza e nella penultima giornata di Serie A al Marassi contro il Genoa. Il Diavolo ha conquistato solo tre punti dei dodici a disposizione, un dato che preoccupa molto Mihajlovic in vista della gara del prossimo fine settimana. Alla luce dei fatti però una considerazione è d’obbligo.
Per un attimo tralasciamo le difficoltà incontrate dal Diavolo in trasferta a Torino negli ultimi anni, un solo successo in cinque incontri giocati, e concentriamoci su quanto sarebbe utile una vittoria in questo momento delicato. Sarebbe un segnale forte, tornare a vincere e farlo in trasferta lo amplificherebbe. Farlo in esterna e su un campo ostico come quello dell’Olimpico di Torino, contro una squadra che ha perso punti solo contro il Carpi, lo renderebbe davvero speciale. Giocare un buon calcio e far divertire il pubblico, in questo momento non è importante. “Vincere è l’unica cosa che conta” diceva Mihajlovic qualche mese fa e adesso è arrivato il momento di farlo. Non si sta parlando di ambizioni in classifica, ma solo di quello che gioverebbe al Milan.