L’ex allenatore, tra le altre, di Milan e Real Madrid, Fabio capello, si è concesso per una lunga intervista presente nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Capello ha parlato molto del tecnico rossonero Mihajlovic che non ha iniziato nel migliore dei modi il suo primo campionato sulla panchina del Milan: “Bisogna dargli tempo. Fatelo lavorare, occorre permettergli di conoscere a fondo ambiente e giocatori. Ho fiducia in lui. E’ uno serio, tosto, sa ciò che vuole, mi ha fatto una bella impressione”. C’è modo anche di dispensare consigli al serbo ed al Milan: “Un consiglio per Mihajlovic: deve capire chi sono i 12-13 giocatori di cui si può fidare, e puntare su di loro. Al Milan, invece, è semplice: tenersi stretto Mihajlovic”.
Uno dei problemi più evidenti del Milan attuale è quello della fragilità difensiva, probabilmente la più grande differenza tra questo Milan e quello di Capello: “Il Milan mio e di Sacchi ha sempre avuto difensori straordinari, è vero, mentre ora fanno errori elementari. Ma Mihajlovic in quelle zone ci ha giocato e sa dove mettere le mani. Comunque, serve un centrocampo che sappia prendere in mano la partita”.
Le difficoltà dei rossoneri, però, non sono nuove ed hanno radici più profonde: “C’è un problema che non nasce quest’anno. E’ intuibile che al Milan c’è un andazzo a cui la società non era abituata. Quando c’erano i leader in campo e nello spogliatoio queste cose non succedevano. Quegli addii in serie dei senatori sotto la curva tre anni fa sono stati pesantissimi. Quando cambi così tanto poi è sempre complicato ripartire”. Complicato ma non impossibile: “Qual è la ricetta giusta? Puntare su due acquisti importanti a stagione. Inutile prenderne cinque o sei buoni ma non di primo livello: meglio due soltanto, però di alto profilo”.
Quest’anno, però, il Milan ha operato maggiormente sul mercato ma i risultati, comunque, non arrivano e molti danno la colpa a Galliani. In merito l’ex C.T. di Russia e Inghilterra non ha dubbi: “Per i dirigenti vale il discorso degli allenatori, se vinci sei bravo, altrimenti ti trovi sulla graticola. Il mercato estivo? Bacca e Luiz Adriano sono ottimi acquisti, che sottoscrivo in pieno. Romagnoli è un buonissimo giocatore, ma ci vorrebbe qualcuno di esperienza accanto a lui. Su Balotelli, invece, non mi pronuncio, preferisco astenermi…”.
Infine una battuta sul Presidente Berlusconi e sulle note questioni societarie: “Berlusconi? Conoscendolo, sono certo che sia sempre molto presente, anche se parla poco. Mr Bee? Ingressi del genere sono una buona cosa. Il calcio è business e le risorse fresche sono essenziali. L’importante è che il Milan mantenga la propria identità”.