Il Milan di Berlusconi nel tempo ha avuto sempre un tratto distintivo, un tratto che lo faceva riconoscere con facilità a tutti nel Mondo: l’appartenenza ai colori rossoneri, dirigenza, staff tecnico e calciatori che incarnavano alla perfezione il Dna Milan. Il vero problema della rosa attuale sembra essere proprio questa mancanza e, se dai Costacurta, Baresi, Albertini, Tassotti, Maldini, si è riusciti a passare senza troppi problemi e con un’ottima programmazione, ai vari Seedorf, Gattuso, Inzaghi, Pirlo, Nesta ed Ambrosini, dopo l’ultimo addio dei “senatori” (maggio 2012) il significato della parola Milan sembra ormai essere andato in fumo, essere scomparso in quella malinconica domenica di metà maggio.
Come dicevamo, quindi, uno dei problemi di questa squadra sembra essere proprio la mancanza di leader in campo e fuori, la mancanza di qualcuno che, nei momenti di difficoltà, riesca a prendersi sulle spalle i compagni e a far reagire una squadra che troppo spesso sembra impaurita e timorosa. La figuraccia contro il Napoli ne è stato l’esempio lampante con giocatori che si sono sciolti dopo il primo gol subito e che psicologicamente patiscono troppo le situazioni avverse. Tra giovani e calciatori che non sono e non potranno mai essere leader, il Milan si ritrova senza cattiveria, senza personalità, senza quella giusta dose di ignoranza che a volte può togliere le castagne dal fuoco.
Al momento i soli Mexes e De Jong, per caratteristiche, per esperienza e per qualità umane, sembrano poter fare al caso. Purtroppo, però, i due per vari motivi non giocano e non sembrano far parte dell’attuale undici titolare di Mihajlovic. L’olandese ha ceduto il suo posto da titolare davanti alla difesa a Riccardo Montolivo e, impiegato da mezzala, non ha soddisfatto il tecnico serbo. Il francese non è mai stato visto di buon occhio da Mihajlovic e solo la società ha impedito per ben due volte una partenza nel mercato estivo che sembrava inevitabile. I suoi problemi fisici, poi, hanno fatto il resto. Resta comunque una squadra che ha bisogno di leader e presto si dovrà trovare una soluzione che, al momento, sembra essere rappresentata solo ed esclusivamente dall’utilizzo dei due calciatori sopra citati.