SALA STAMPA/ Mihajlovic: “Buona gara, ma dobbiamo essere più cattivi”

Queste le parole di Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa post Milan-Palermo.

“Penso che abbiamo fatto una buona gara, a parte due gol regalati. Siamo andati in difficoltà quando ci siamo allungati un po’, ma più per colpa nostra. La sensazione è che quando andiamo in vantaggio ci accontentiamo o abbiamo paura di vincere. Quando vediamo altre squadre in difficoltà, bisogna attaccare e cercare di chiudere la partita. Non mi aspettavo di prendere due gol così. Abbiamo ripetuto la buona prova nel derby, dobbiamo cercare sempre di migliorarci”. “Da un certo punto di vista la rabona mi è anche piaciuta, ma poi rischi e non deve succedere. È stato bravo, ha fatto due gol e non gli si può dire nulla. Comunque dobbiamo essere più cattivi davanti. E dietro. Soprattutto dietro. Montolivo trequartista? Potrebbe essere una soluzione, Riccardo ha fatto bene queste due partite che ha giocato. Lui come De Jong sono giocatori importanti e utili al Milan: se gioca uno non vuol dire che è bocciato l’altro. L’importante è che si trovino pronti”.

Su Calabria: “È un giocatore molto interessante perché anche oggi non era facile, ma è entrato e non ha sbagliato nulla, facendo cose logiche. Penso che il Milan, visto Calabria, Ely e Romagnoli, credo che abbia la difesa a posto peri prossimi 10-15 anni”.

C’è più grinta:È vero: subisci e reagisci. Ma non bisognava arrivare a quei momenti. Potevamo andare in avanti e chiuderla e invece abbiamo cercato di gestirla. Non che le gare non si possano gestire, ma non quando gli avversari sono in difficoltà. Bisogna essere più cattivi”. “Magari qualcuno quando è arrivato Kucka non ci credeva. Lo stesso Balotelli sta facendo bene ed è arrivato gratis. Ci possono essere due giocatori così importanti e bisogna dare merito al dottor Galliani. Poi magari i tifosi vogliono Witsel, ma potrebbe anche non essere così funzionale come loro. Il lavoro che ho detto dopo Empoli, ne abbiamo parlato a lungo e abbiamo cercato di tirar fuori il bambino che c’è in ognuno di loro”. “I punti in classifica sono quelli che ci siamo meritati. A Firenze abbiamo perso meritatamente pur con gli episodi tutti contro, con l’Empoli non meritavamo di vincere, con l’Inter non meritavamo di perdere. Ci sono però anche certe sconfitte che servono più delle vittorie perché costruiscono un’anima. E i ragazzi hanno capito che si possono togliere delle soddisfazioni, questa è la strada giusta”.

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