SM ESCLUSIVO/ Nuovo stadio, Fininvest non partecipa alla scelta di aree. Ma sul Portello… Il punto

Settembre non è solo il mese dei primissimi bilanci dopo le “fatiche” e i rimpianti del calciomercato. Le prossime settimane saranno decisive anche per quel che riguarda la questione dello stadio. Un mese fa eravamo rimasti letteralmente agli stracci volati, a suon di comunicati ufficiali, tra Milan e Fondazione Fiera Milano sul sito del Portello. Al centro del dissidio c’erano (e ci sono) i costi della bonifica del terreno. Spesa per la quale la società rossonera si era raffreddata a fronte, invece, di un’assicurazione di copertura completa dei costi, rivendicata dall’ente proprietario dell’area.

Tutto, insomma, ruota intorno all’investimento, cospicuo, che il Milan dovrà sostenere. E quando si parla di casse del Milan il riferimento non può che essere alla famiglia Berlusconi e, di conseguenza, a Fininvest. Secondo fonti finanziarie consultate da SpazioMilan.it, sembra che, contrariamente a quanto circolato nei giorni scorsi, non vi sia mai stato alcun tipo di pregiudiziale sull’idea di realizzare un impianto di proprietà, purchè il progetto fosse comunque “sostenibile”. Non trovano ad oggi conferma le ipotesi circa una preferenza del management Fininvest per investire sull’ammodernamento di San Siro invece che su una nuova struttura.

E, inoltre, la “casa madre” non avrebbe espresso gradimenti sulla collocazione dello stadio rossonero in una zona piuttosto che in un’altra, non essendo questa una sua competenza. Restava e resta la perplessità sul Portello relativamente a quei costi di bonifica del vecchio quartiere fieristico, che puntualmente hanno rappresentato lo scoglio dell’operazione. La partita è tutt’altra che agevole, come SpazioMilan.it vi ha potuto aggiornare fin dallo scorso febbraio, in epoca “non sospetta”. Ora si entrerà nel vivo perché il tempo per le decisioni non è infinito. Portello o meno, una soluzione sarà trovata a breve.

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