Un pareggio alla fine del primo tempo, può essere riassunto così per il momento l’operazione Soriano-Milan. E il gergo del campo rende bene l’idea, visto che da stasera tornerà a farla da padrone. I rossoneri iniziano la nuova Serie A a Firenze (20.45), senza però perdere i riflessi principale obiettivo reale di fine mercato ovvero il 24enne della Sampdoria.
Questo il punto de La Gazzetta dello Sport: ieri, nell’incontro fra Adriano Galliani e il presidente Massimo Ferrero a Forte dei Marmi, si è registrato un nulla di fatto. Non esiste ancora un accordo, regna pessimismo: confermato, comunque, l’aggiornamento delle parti previsto per domani. Alla fine del colloquio l’AD del Diavolo e Ferrero non si sono stretti la mano. Il primo ha ammesso: “Siamo lontani, lontanissimi“. E il secondo aggiunto: “Oggi Soriano è della Sampdoria, domani chissà… Loro offrono dieci milioni di euro ma noi ne vogliamo di più. Se Bertolacci è stato pagato 20, per Soriano ne vogliamo 15… Quindi dare moneta, vedere cammello!!! La clausola rescissoria? Non vale più, è scaduta a Ferragosto“. Proprio sulla clausola esiste un giallo da risolvere: non si sa, scrive la Rosea, se la liberatoria sia davvero allegata al contratto depositato in Lega o si tratti di una semplice scrittura privata, e se davvero sia effettiva la scadenza di metà mese.
Il Milan rimane fermo sull’offerta di 10 milioni di euro pagabili in due rate da 5, più dei bonus e il cartellino di Nocerino; la Samp invece vuole almeno 13 milioni e che l’ingaggio del centrocampista venga pagato in buona parte dalla società di via Aldo Rossi. Voglia di aiutarsi a vicenda per raggiungere l’intesa, poca. Ma lavorando sui dettagli l’affare si potrebbe sbloccare.