Questa sera, alle ore 21.00, inizia il cammino del Milan in Coppa Italia. Avversario dei rossoneri, in questo trentaduesimo di finale di Tim Cup, è il Perugia di Pierpaolo Bisoli. Una squadra, quella umbra, che verrà a San Siro con la determinazione e l’entusiasmo di chi non ha nulla da perdere, che cercherà di metterci in difficoltà chiudendosi al meglio, mettendola sull’intensità, svolgendo bene entrambe le fasi e cercando di ripartire con efficacia.
In campo con un 4-2-3-1 scomponibile in un 4-3-2-1 e in un 4-5-1, gli uomini di Bisoli, allenatore che in Serie A non ha mai ottenuto risultati convincenti ma che all’occorrenza sa difendersi, correranno alla follia, con i trequartisti che ripiegheranno a turno e con due centrocampisti, Rizzo e Salifu, che rimarranno in prevalenza bloccati e che si dedicheranno unicamente alla fase di non possesso. Il tutto per assicurare interdizione, filtro, densità e protezione alla difesa. Insomma, salvo colpi di scena, il Perugia dovrebbe mettere in scena una gara altamente dispendiosa, con i centrocampisti offensivi che svolgeranno con discreta regolarità la fase difensiva e due mediani bassi, incaricati di coprire la retroguardia e di recuperare il maggior numero possibile di palloni.
Tuttavia, quando i trequartisti e i centrocampisti arretrati termineranno la benzina, il Perugia dovrebbe abbassare il ritmo, iniziare a concedere varchi in mediana e sulle fasce ed esporre la difesa a rischi. Qualora il Milan interpretasse bene la partita, con Bonaventura sulla trequarti e con una linea mediana equilibrata ed efficace, i biancorossi dovrebbero infatti soccombere, lasciare molti spazi tra le linee e sulle corsie laterali e non trovare le occasioni per ripartire.
Insomma, nonostante sia intenzionato ad adottare un assetto tattico in partenza difensivista e mirato a coprire tutti i buchi della mediana, il Perugia è un avversario più che battibile. L’importante è che il Milan non si faccia prendere dalla frenesia e si disponga in campo in maniera intelligente ed equilibrata.