Un altro grattacapo da affrontare per Sinisa Mihajlovic: l’attacco. Se negli scorsi anni all’ordine del giorno vi era il problema difesa, in queste prime uscite il vero problema sembra essere l’attacco. Un reparto offensivo inconsistente e poco producente: Lione, Inter, Real Madrid, Bayer Monaco e Tottenham testimoniano. Due soli gol in cinque partite, di cui uno di Mexes, un difensore, l’altro di Poli, un centrocampista. E l’attacco?
Bacca e Luiz Adriano non hanno ancora trovato l’intesa giusta. Ma il minutaggio ancora scarso dei due colpi di mercato rossoneri può essere un’attenuante. Menez non si è visto ancora in azione. Matri non ha mai dato garanzie. E Niang, l’attaccante più in forma di questo precampionato, si è infortunato e ne avrà per molto. Il trequartista, poi, non sta aiutando di certo. I ritmi blandi di Honda non possono essere un’arma, Bonaventura è ancora in fase di rodaggio come Bertolacci, un altro che sulla trequarti ci potrebbe stare benissimo, ma le prestazioni finora lo sconsigliano.
Ecco perché, adesso più che mai, servirebbe un certo Zlatan Ibrahimovic. Uno che da solo ti cambia un intero reparto.