Nessuno il 16 giugno, quando Ibrahimovic si recò a Doha per parlare con Al-Khelaifi, presidente del PSG, pensò che lo svedese potesse liberarsi dai francesi nel giro di poche e tornare di corsa al Milan. In quel caso chiese un rinnovo di contratto (quello attuale scade nel 2016 e gli fa guadagnare 12 milioni all’anno), non concesso. Ma comunque le basi dell’addio sono state gettate, pronte a concretizzarsi nel mese di agosto.
Ci sono una data e un patto con lo sceicco Al Thani (proprietario del club), scrive Tuttosport, a disegnare una sorte di linea rossonera fra l’oggi e il domani: il 1 agosto. Quel giorno Zlatan giocherà il “Trofeo dei campioni”, la nostra Supercoppa, contro il Lione a Montreal: una gara che aprirà la nuova stagione ma di fatto chiuderà la scorsa, con la possibilità per il PSG di mettere a segno uno straordinario poker di successi. La dirigenza ha chiesto all’attaccante di congelare ogni discorso di mercato, ma fra una decina di giorni Ibra si siederà comunque ad un tavolo insieme all’agente Mino Raiola. Il via libera dovrebbe arrivare senza grossi problemi se la squadra di Blanc dovesse acquistare (almeno) uno dei sogni Cristiano Ronaldo, Di Maria e Lacazette. A Parigi per adesso restano convinti che il giocatore non se ne andrà, a dire il vero però il rapporto con l’ambiente si è rotto da tempo.
Il Milan attende fiducioso e ha già pronto un ingaggio da Re: triennale da 6 milioni più bonus o in alternativa biennale da 9, magari con la fascia di capitano e la maglia numero 10 che già gli era stata promessa nel 2012 prima della cessione. L’attesa prosegue, le sensazioni di un nuovo Ibra rossonero crescono sempre di più.