Simone Basilico è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero.
Sabato sera ero a San Siro al concerto di Jovanotti. Avere la consapevolezza di calcare quello stesso prato che qualche settimana fa era anche il terreno di gioco di Muntari ed Essien ammetto che mi ha fatto un certo effetto. Però poi ci fai l’abitudine e il disprezzo passa. Forse perché proprio il Jova, tra folgoranti abiti di scena e straordinarie coreografie, proprio con la sua prima canzone, ha lanciato un chiaro messaggio provvidenziale a tutti i tifosi milanisti: “Io penso positivo”.
Sarà sicuramente passato in secondo piano, ma il Milan nel marasma di un giugno vissuto costantemente alla caccia di notizie di mercato ha già speso venti milioni. Venti milioni. Ven-ti mi-li-o-ni. Ed è già di per se una notizia dato che era dal gennaio del 2013 che non venivano spesi così tanti soldi per un solo cartellino: all’epoca Balotelli (24 milioni dal Manchester City), oggi Bertolacci (20 dalla Roma). Pochi o tanti che siano, qualcosa è stato investito. E snobbate adesso chi si mette a fare le pulci sul prezzo del cartellino dell’ex Genoa, perché dimentica il riscatto a favore della Roma della metà del giocatore per 8,5 milioni. Dunque, le due società valutano il giocatore 17 milioni. La valutazione di venti viene quindi obbligatoriamente di conseguenza. Ma non è finita qua. Ci hanno promesso anche il grande attaccante e, seppur come seconda scelta, ci presenteranno presto Bacca come il nuovo crack del calcio sudamericano dopo le recensioni – c’è da fidarsi di Zapata dopo che aveva consigliato anche Vergara? – positive dei compagni di Nazionale. Altri 30 milioni per la clausola rescissoria e siamo già a 50 spesi sul mercato. Vi ricordate l’ultima volta che il Milan spese 50 milioni già a giugno per il mercato? Io no.
Però il tifoso milanista medio si sente ancora tradito da una società apparsa in difficoltà in fase di mercato, nuova faccia di una medaglia che non eravamo abituati a vedere. Eppure “Io penso positivo” perché ho ancora fiducia nel Condor, “Io penso positivo” perché sono sicuro che alla fine la squadra a disposizione di Sinisa ci sarà, “Io penso positivo perché son vivo”. E per che altro, sennò?
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