Un’altra prova da incorniciare e da mettere a referto: Nigel De Jong chiude alla grande la sua terza stagione con la maglia milanista, probabilmente l’ultima. Nell’anno zero e in un Milan italianissimo, a detta del presidente, l’olandese non dovrebbe trovare spazio. L’ingaggio, 3Ml annui, è un scoglio che la società sembrerebbe non volere affrontare. Ma la politica del Milan è ormai chiara: i discorsi per i rinnovi sono sempre rimandati a fine anno e come Pazzini, Bonera, Abbiati e Mexes anche De Jong aspetta sentenza.
L’olandese nell’anno peggiore dell’era Berlusconi è stato uno tra gli ultimi a gettare la spugna: diverse prestazioni non all’altezza coincise con il momento no della squadra non ne hanno mai messo in discussione le doti tecniche. Nigel, come Pazzini, Mexes e Abbiati sarebbe contento di rimanere: il Milan è un’oasi ben voluta anche nelle annate tristi. Ma l’adattabilità di De Jong davanti alla difesa è ormai una questione all’ordine del giorno. Per questo i discorsi saranno rinviati a dopo la scelta dell’allenatore. Che sia Ancelotti, Sarri, Brocchi, Emery o Mihajlovic: De Jong aspetta di conoscere il suo destino.