Ospite degli studi mediaset per il programma Tika Tika, Massimo Allegri ha parlato della stagione trionfale dei suoi uomini e dell’imminente finale di Champions contro il Barça.
Uno degli argomenti trattati non poteva che essere l’esperienza al Milan, in cui guidò i rossoneri alla conquista del suo ultimo scudetto nel 2011 e culminato con l’esonero inatteso della dirigenza due stagioni dopo. Oltre del suo passato ha parlato anche del presente rossonero e del futuro della panchina del diavolo: “Il Milan?Al di là delle rivalità sportive, devo riconoscere che ho passato tre anni e mezzo splendidi in rossonero, raggiungendo grandi risultati. Rappresentano una parte importante della mia carriera, come Cagliari. Credo che l’anno prossimo tornerà a lottare per i primi tre posti, perché si muoverà bene sul mercato e perché la vittoria ce l’ha nel DNA. Dovremo temere il ritorno del Milan.” Poi si è soffermato sul post-Inzaghi senza sbilanciarsi: “Se consiglierei a Ancelotti di andarci? Carlo è talmente bravo e ha vinto talmente tanto che non ha bisogno dei miei consigli. Inzaghi? Lo stimo, allenare una grande squadra non è facile. Per allenare un top club non bastano tecnica e tattica, quelli tutti la imparano, ma di sapere resistere alle grandi pressioni e avere grandi capacità di gestione dell’aspetto psicologico“
C’è stato anche il tempo di parlare dell’ex rossonero Pirlo, attualmente alla Juventus: “ La leggenda dice che sono stato io a non volerlo al Milan mi fa sorridere, ma non voglio passare per matto. La verità è che lui sarebbe potuto rimanere un altro anno, al termine del quale sarebbero andati via i senatori, oltre a Ibra e Thiago Silva. Sarebbe rimasto orfano e allora ha fatto una scelta. Secondo me aveva bisogno di altre motivazioni, ma io non ho mai avuto alcun dubbio sulle qualità di quello che è un campione“