Carlo Ancelotti di nuovo sulla panchina del Milan. Utopia? Per qualcuno sì, per altri meno. Sta di fatto che il nome del tecnico del Real Madrid nelle ultime ora risuona fortissimo fra i tifosi milanisti e la suggestione di un clamoroso ritorno alle origini stuzzica l’allenatore emiliano, che in queste ore ha preso tempo prima di annunciare le sue intenzioni. Ma farebbe bene il Milan a puntare su un cavallo di ritorno e, soprattutto, farebbe bene Ancelotti ad accettare un ipotetica panchina rossonera? Vediamo nel dettaglio.
ANCELOTTI AL MILAN – Perché sì: non c’è nulla da perdere
Chi meglio di Ancelotti conosce l’ambiente rossonero? Il Milan vive impantanato in un momento buio, apparentemente senza via d’uscita: ogni allenatore sembra non trovare la formula giusta per ridare vigore ad un club glorioso come quello rossonero, ogni giocatore a Milano non riesce ad esprimersi e poi altrove dimostra il suo talento. Ancelotti metterebbe d’accordo tutti (presidenza, società, squadra, tifosi, ipotetici nuovo investitori) e in una squadra senza futuro non avrebbe nulla da perdere, proprio come Mancini sulla panchina dell’Inter. Inoltre, il tecnico emiliano non intaccherebbe lo splendido ricordo nella testa di tutti i milanisti: quelle due Coppe alzate nelle notti di Manchester e Atene rimarranno per sempre nella storia del club.
ANCELOTTI AL MILAN – Perché no: le ministre riscaldate non hanno sapore
Lo sanno bene Arrigo Sacchi e Fabio Capello: i grandi ritorni in casa Milan, quelli accolti in pompa magna da stampa e ambiente, non hanno buon esito all’ombra della Madonnina. Proprio come i due grandi allenatori rossoneri degli anni ’90, Ancelotti troverebbe un ambiente totalmente diverso da quello lasciato oramai sei anni fa: mancano i campioni in campo, mancano gli stimoli in tifosi stanchi e delusi dalle ultime annate. Gli indizi per un clamoroso flop, soprattutto in assenza di grandi investimenti, è dietro l’angolo: Ancelotti ha la volontà di imbarcarsi in un impegno del genere, dopo aver vinto e stravinto in giro per l’Europa e il mondo?