Queste le dichiarazioni rilasciate da Rudi Garcia, dopo Milan-Roma.
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Sulla prestazione: “Abbiamo giocato male, pur avendo iniziato bene, colpendo un palo. Poi, abbiamo abbassato il ritmo e ci siamo addormentati. La partita di stasera deve servirci da lezione. Questa squadra deve capire che dobbiamo giocare con un ritmo più alto, come quando sono entrati Totti e Iturbe. Devo fare in modo che la squadra reagisca, oggi ci siamo addormentati, regalando troppi palloni: il Milan ci ha lasciato il possesso palla e noi abbiamo concesso loro troppe azioni di rimessa. Abbiamo permesso ai rossoneri di fare quello che avrebbero voluto“. Sulla scelta di fare partire Totti dalla panchina: “Con il senno di poi, è facile. Una squadra che arrivava da due vittorie avrebbe potuto farlo anche oggi. Il problema è stato l’atteggiamento, dopo i primi venti minuti buoni”. Sugli obiettivi stagionali: “Il problema non è chi ha fatto gol, ma il fatto che ne abbiamo subiti due. Dopo, abbiamo reagito, ma era troppo tardi. Per i nostri obiettivi, non tutto è perduto, ma, prima, dobbiamo reagire e fare di tutto, contro l’Udinese, per vincere. Adesso non possiamo più perdere punti, questo è sicuro. Ritiro? Sono decisioni mie e non dico niente alla stampa prima“.
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“Non mi aspettavo questa gara, abbiamo iniziato bene, abbiamo colpito un palo, ma, poi, ci siamo addormentati. I giocatori devono capire che dobbiamo giocare con un ritmo alto e non con un ritmo da amichevole, poi abbiamo regalato palloni al Milan in contropiede. L’errore sulle ripartenze e prendere poi il secondo gol è stato grave. L’entrata di Totti e Iturbe ha permesso di essere più pericolosi, ma con due gol di svantaggio non abbiamo preso nemmeno un punto. Non è una questione fisica, le grandi squadre giocano sempre ad un ritmo alto e, questa sera, la Roma non l’ha fatto. Pjanic sta bene, bisogna dare fiducia ai giocatori quando gli chiediamo se possono giocare bisogna ascoltarli. Non è un alibi dire che hanno giocato con problemi fisici. Ognuno deve dare il meglio di sé. Speriamo che Gervinho non abbia finito il campionato, mi auguro che non sia nulla di grave. Il problema non è che Mattia abbia segnato: il problema è che il Milan ha fatto gol, su errori nostri. Il secondo gol è quello di troppo, quando siamo sotto di un gol, si può recuperare, ma, quando subisci il secondo ,è davvero complicato. Per questo, sono arrabbiato per la seconda rete. Il problema non sta nemmeno nelle motivazioni, ma nel capire, sul campo, il modo di giocare, ci siamo addormentati e abbiamo dimenticato di giocare ad alto ritmo”.