“Abbiamo fatto questo incontro, ci siamo dati appuntamento tra un po’ di tempo per definire ogni aspetto, soprattutto per il futuro del Milan. La mia più grande preoccupazione è dare ai tifosi la garanzia che la nuova situazione possa portare a far sì che il futuro del Milan sia all’altezza del suo glorioso passato. Con mister Bee siamo diventati amici e pensiamo di poter fare buone cose continuando nel nostro rapporto“. Così Silvio Berlusconi al Park Hyatt di Milano, l’albergo in cui ha incontrato il broker thailandese. Parole d’apertura? Non per il Corriere della Sera che parla di un presidente ancora molto perplesso su aspetti tecnici della trattativa e sulla governance futura.
Venerdì ad Arcore, l’ex Premier si era confidato con la figlia Barbara e con l’ad Adriano Galliani. Ed è proprio la posizione di Galliani uno degli elementi di discussione: Berlusconi vorrebbe che il suo storico braccio destro resti rossonero, mentre Mr. Bee vorrebbe inserire uomini suoi, pur lasciando Berlusconi presidente onorario e anche prevedendo un ruolo importante per Barbara. Ma non solo: ad ora ci sono una serie di perplessità tecniche, che riguardano i termini dell’offerta.
A questo punto potrebbe arrivare l’offerta di un’altra cordata cinese (non quella guidata da Richard Lee che appare uscita di scena), a sua volta appoggiata dal governo di Pechino. Bisognerebbe in quel caso ripartire da zero, la cessione del Milan è un affare delicato e sicuramente non chiuso.