La situazione societaria rimane in sospeso, soprattutto confusa, ma a differenza del campo almeno qui i segnali di possibile risveglio sembrano esserci. Se ieri Berlusconi voleva esonerare Inzaghi dopo l’incredibile ko di Udine, adesso dovrà decidere cosa fare della maggioranza del Milan.
Oggi è il giorno di Bee Taechaubol, pronto a sbarcare nuovamente a Milano per provare ad accelerare con l’offerta diretta per le quote del club così da “bruciare” eventuali concorrenze ottenendo un contratto di esclusività a trattare. Ma il presidente rossonero, spiega La Gazzetta dello Sport, potrebbe rimandare ogni decisione al mese prossimo perché non convinto delle garanzie fino ad ora date da Mr. Bee. A Berlusconi non è piaciuta la valutazione fatta dai soci del broker thailandese dopo la “due diligence”, al ribasso rispetto alla prima proposta a causa dei diversi e nocivi “rossi” a bilancio. E’ il gioco della parti, aspettando l’eventuale rilancio della cordata cinese guidata da Richard Lee per alzare il prezzo dalla posta in palio.
Infine, la Rosea consegna aggiornamenti di spessore sulla questione stadio di proprietà. Fondazione Fiera domani inizierà a sciogliere le riserve per la riqualificazione dell’area del Portello, quella prescelta da Barbara Berlusconi per costruire l’impianto cittadino. Non arriverà nessuna decisione definitiva, ma il comitato esecutivo di Fondazione darà comunque l’indicazione decisa di preferire il progetto presentato dal Milan, dando un parziale “sì”, investitura formale verso la vittoria del bando, di grande aiuto proprio in merito al capitolo società. Non proprio una magra consolazione.