La prossima sfida contro l’Udinese oltre a poter essere forse l’ultima chance per le residue speranze europee del Milan è una sfida sicuramente da ricordare per Marco Van Ginkel.
L’olandese dopo essere stato oggetto misterioso per i primi mesi della stagione (giocò solo pochi minuti a Empoli prima di farsi male), contro i friulani nella gara d’andata, partì titolare a San Siro per la prima volta, e giocò quasi tutta la gara. Partita scolastica, ordinata, senza squilli, un po’ come è stata tutta la stagione dell’ex Vitesse. Arrivato come il regista dai piedi raffinati, un girone fa sembrava quasi un pesce fuor d’acqua, un altro acquisto gratis ma non azzeccato. Invece nelle ultime settimane ha trovato continuità, Inzaghi, una volta che il giocatore ha recuperato dall’infortunio, ha puntato sempre su di lui, per aumentare la qualità di un reparto povero di fosforo. Le prestazioni sono state altalenanti con Van Ginkel che si è preso poche volte la responsabilità del passaggio decisivo o della giocata importante ma il talento c’è e il Milan vorrebbe continuare a coltivarlo.
Il prestito del Chelsea è secco, a giugno tornerà a Londra ma ora la società rossonera starebbe pensando di prolungare il matrimonio. Dall’Inghilterra hanno fatto sapere di voler circa 11 milioni di euro per il cartellino, una richiesta subito rispedita al mittente. Lo stesso centrocampista ha fatto trapelare che un altro anno a Milano lo intrigherebbe ma che non dipende da lui. I buoni rapporti con i blues potrebbero favorire un nuovo prestito per l’olandese, che completerebbe così il suo periodo di maturità: la rivoluzione del centrocampo rossonero potrebbe partire da una riconferma.