Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.
Le vicende personali di Silvio Berlusconi sono, appunto, affari personali. Ma quando di mezzo ci sono quattrini, tanti quattrini, è inevitabile non pensare a quali ripercussioni (positive o negative) possano avere sull’impegno finanziario nei confronti del Milan. Se è vero, infatti, che negli ambienti Fininvest non si salti proprio di gioia nel momento in cui occorre ripianare le perdite del club rossonero, è altrettanto evidente che il patron non stia proprio incassando notizie positive per le sue tasche.
Ieri al Tribunale di Monza è andato in scena l’ultimo confronto tra gli avvocati dell’ex premier e dell’ex moglie Veronica Lario. Oggetto del contendere: l’assegno di mantenimento che ammonta a circa 1,4 milioni di euro al mese, cifra già ridimensionata rispetto agli iniziali 3 milioni stabiliti dal Tribunale Civile di Milano in sede di separazione. La mancata intesa tra le parti rimanderà tutto a sentenza, attesa tra sessanta giorni. La questione riguarda la possibilità del riconoscimento di una somma erogata in unica soluzione, ma la Lario chiedeva che l’importo fosse calcolata sulla sua aspettativa di vita (qualcosa come mezzo miliardo di euro), e non su quella dell’ex marito. Poco importa, dal punto di vista anagrafico quanto da quello economico: una probabile batosta per Berlusconi.
Tutto questo per evidenziare come non sarà proprio una gita di piacere quella che l’ormai famoso Mr. Bee farà a Milano da domenica prossima. La sensazione è che la trattativa sia destinata a decollare. E non mancano elementi concreti per rafforzare questa tesi. Non da ultimo, proprio il contenzioso in corso per questioni familiari. Senza contare che appare probabile l’addio al sogno dello stadio di proprietà sui terreni dell’ex fiera. Sembra eufemistico, ma anche i ricchi ogni tanto hanno bisogno di “prendere ossigeno”.