Da Honda a Suso, difficile la vita sulla fascia destra. Vero Cerci?

Nella trasferta vittoriosa di Palermo il primo gol rossonero è stato messo a segno da Alessio Cerci. Un gol fortunoso, ma comunque importante che ha finalmente sbloccato l’ex esterno offensivo del Torino. Oltre alla rete messa a segno, in generale è stata tutta la prestazione del Nazionale azzurro a convincere. Si può tranquillamente dire che, quella del “Barbera” è stata la migliore gara del calciatore da quando a gennaio è arrivato in prestito dall’Atletico Madrid.

Una speranza per il futuro prossimo. Il Milan ha bisogno del miglior Cerci per cercare la difficile, ma non impossibile rincorsa al sesto posto che significherebbe la qualificazione in Europa League. Ora, che anche la concorrenza di Honda per qualche partita non ci sarà, causa infortunio del giapponese, la fascia destra del tridente offensivo è sua senza l’assillo del continuo ballottaggio con il nipponico che, tra le altre cose, vedeva quest’ultimo spesso e volentieri preferito da Inzaghi anche quando le prestazioni erano ben al di sotto della sufficienza.

Per completare il tridente offensivo, composto generalmente anche da Destro e Menez (o Bonaventura se quest’ultimo viene spostato al centro dell’attacco), quindi, spazio a Cerci. Attenzione però a Suso. Lo spagnolo, dopo la splendida doppietta realizzata in amichevole contro la Reggiana, ha esordito in Serie A proprio contro il Palermo, e sta dimostrando di potersi meritare qualche chance in più rispetto a quelle che fin qui gli ha concesso Inzaghi. Da Honda a Suso, quindi, potrebbe non cambiare moltissimo, ma Cerci deve prima di tutto dimostrare di meritarsi la fiducia e di poter fare la differenza.

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